Posti letto RSA: un’analisi di Massimo Blasoni

I posti letto in Europa

La popolazione anziana è in netto aumento in comparazione con l’andamento demografico europeo, provocando una crescente domanda di assistenza sociosanitaria. Infatti, secondo le proiezioni demografiche future svolte da Eurostat, sarà considerevole non solo l’incremento della popolazione anziana ma anche di quella molto anziana, arrivando a toccare il 14.6% della popolazione totale europea. Di conseguenza, viene stimata una crescita dei posti letto entro i prossimi vent’anni da uno studio ISIMM nei seguenti Paesi: in Austria (+43%), in Svizzera (+75%), in Belgio (+33%), in Italia (+33%), in Spagna (+14%), in Francia (+5%), e in Germania (+29%). Inoltre, secondo gli ultimi dati completi del OECD (Health online database) 2019, si evince che l’Italia, rispetto ai principali Paesi Europei, risulta quart’ultima nella classifica con 18,8 posti letto ogni 1000 abitanti over 65 anni, in confronto con la media dei Paesi OCSE che si aggira intorno ai 39,3 posti letto.
I Paesi dove si nota una maggiore quantità di posti letto ogni 1000 residenti over 65 sono il Lussemburgo con 80,8 posti, l’Olanda con 72,1, il Belgio con 68,1, la Svizzera con 63,6, la Germania con 54,2 posti a pari merito con la Finlandia. Infine, dopo l’Italia seguono la Lettonia con 13,4 posti, la Polonia con 11,3 ed infine la Grecia con 1,8 posti ogni 1000 anziani.

I posti letto in Italia



L’Italia, oltre ad essere in fondo alla classifica OCSE con 18,8 posti letto ogni 1000 over 65, possiede un’alta percentuale di popolazione anziana (più del 20%) tra le più elevate nei Paesi OCSE. Un rapporto dell’Health of Glance del 2019, prevede che una persona su 8 avrà in media 80 anni entro il 2050, determinando una crescita sempre maggiore della domanda socioassistenziale. Secondo i dati del Ministero della Salute, i residenti in RSA durante il 2019 erano 329.142 che in rapporto con la popolazione over 65 risulta il 2,4%. Se si tiene in considerazione che la popolazione anziana non autosufficiente, secondo gli ultimi dati Istat, ammonta a 233.874, quindi l’1,63% in relazione con il totale degli over 65. Coloro che risultano non autosufficienti in Italia con età superiore o uguale ai 65 anni, appaiono in percentuale maggiore al Nord Est con 2,77%, seguito dal Nord Ovest con 2,66%. La percentuale più bassa si riscontra al Sud con 0,46% di anziani non autosufficienti rispetto alla popolazione anziana over 65. Inoltre, in relazione con le ultime stime Istat, Al Nord Ovest ci sono 125.340 posti letto operativi e al Nord Est 94.341, in confronto con i 45.125 del Centro, i 28.371 del Sud e i 19.480 delle Isole. La scarsità di posti letto si evince principalmente al Sud. Inoltre, il rapporto dei posti letto operativi sugli abitanti over 65 rileva una percentuale più alta al Nord rispetto al Centro e al Mezzogiorno.

In particolare, analizzando i dati di ogni regione italiana si nota che il Trentino-Alto Adige possiede la percentuale più elevata di posti letto operativi su over 65 con 4,40% seguito dal Piemonte con 3,89%, dal Friuli-Venezia Giulia con 3,75%, e dalla Valle d’Aosta con il 3,58%. In fondo alla classifica si trovano la Puglia con l’1,07%, la Calabria con l’1,04%, la Campania con lo 0,56% e la Basilicata con lo 0,49%. Infine, si evince che il Nord possiede una maggiore percentuale di posti letto operativi su anziani over 65 rispetto alle regioni del Centro e del Mezzogiorno

Massimo Blasoni



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