Negli anni ‘60 la pressione fiscale era del 24%, oggi è intorno al 43%. Questo vuol dire due cose: la prima è che lo Stato ha quasi raddoppiato le sue entrate, ma questo non è nemmeno bastato a far fronte all’enorme aumento della spesa pubblica (oltre alle tasse è aumentato anche il debito); la seconda è che se pagassimo percentualmente le stesse tasse degli anni ‘60 un lavoratore medio avrebbe circa 500 euro in più al mese in busta paga. Furono quelli gli anni del boom economico. Sono i nostri gli anni delle 8000 partecipate pubbliche, degli sprechi di Stato e della devastante disoccupazione giovanile.
Un pezzo del mio intervento oggi a Mattino Cinque.
di Massimo Blasoni
https://www.facebook.com/massimoblasoni/videos/1534265213315220/
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