Le nostre aziende vendute all’estero

Per creare nuovi posti di lavoro occorre competere ma gli imprenditori italiani, rispetto a concorrenti esteri, hanno costi maggiori per energia, tasse gravosissime e infrastrutture (dalle strade alla connettività internet) obsolete. Non parliamo della burocrazia devastante che spesso raggiunge l’imbecillità. E’ per questo che così tante aziende italiane vengono vendute all’estero. Il rischio è il declino, molte colpe sono del Governo.
Parmalat, Invernizzi,
Galbani, Locatelli,
Italgel, San Pellegrino,
Levissima, Panna,
Recoaro, Cirio,
Bertolli, De Rica,
Carapelli, Sasso, Friol,
Krizia, Ferretti,
Bulgari, Gucci,
Bottega Veneta,
Pomellato, Valentino,
Ferrè, Frau,
La Rinascente,
Edison, Tibb,
Wind, Telecom,
Ansaldo, Alitalia
Fiat Ferroviaria, Alitalia,
Pirelli, Merloni.
Il mio intervento su Panorama.

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