“Ve ne racconto un’altra sulle fantozziane follie della pubblica amministrazione, fonte Corriere della Sera – racconta Massimo Blasoni sul suo profilo facebook – Un gruppo di giovani disoccupati, laureati in lingue, fonda la Veasyt, una società che offre servizi di interpretariato online. Attenzione, attenzione. L’idea gli viene perché una Asl veneta ha necessità di questo servizio che, oltretutto, include la possibilità di comunicare anche per i cittadini sordi. C’è un problema però: affinché un servizio venga acquistato da un ente pubblico com’è l’Asl, deve essere registrato tra quelli previsti da un altro organismo pubblico, il Mepa (Mercato elettronico della pubblica amministrazione). Siccome è troppo innovativo, non è tra quelli inseriti nel registro. Risultato: l’Asl non può comprare il servizio che pure le serve e la società, che aveva elaborato il programma con Area Science Park di Trieste, chiude. In definitiva – conclude Balsoni – per una kafkiana burocrazia, avremo qualche disoccupato in più e un’azienda in meno.
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