Ridurre la spesa pubblica è possibile

Blasoni su Panorama 23 settembre 2015

 

A leggere gli ultimi dati la spesa pubblica in Italia non sta diminuendo, anzi. Insomma il Governo continua a prevedere tagli per miliardi che poi non si realizzano mai. L’effetto: è ovvio, nuove tasse. Attenzione tagliare la spesa pubblica non significa necessariamente chiudere ospedali, piuttosto ridurre gli enormi sprechi che si annidano nell’acquisto di beni e servizi da parte di Stato e Regioni. Tagliare la spesa mantenendo alti servizi si può. Lo dimostra la Lombardia che spende per ogni cittadino 1739 euro e dal 2011 al 2014 ha ridotto le proprie spese dell’11,6%. Il Lazio, in piena spending review le ha invece accresciute del 33% e spende 3129 procapite. È quasi il doppio! … per servizi peggiori. Però il Lazio vince quanto ad auto blu: ne ha il doppio

(Sopra il mio intervento su “Panorama”)

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Turismo: l’Italia è uno strano Paese

I turisti lasciati in attesa fuori dal Colosseo o a Pompei, i Vigili Urbani che si danno malati la notte di capodanno a Roma lasciando la città nel caos, i comitati contro tutto..dalla Tav all’inceneritore. L’Italia è uno strano Paese. Le “colpe” della gente non sono poche ma quelle della politica sono macroscopiche. Renzi sembra preferire l’immagine ai temi concreti e le imprese e famiglie Italiane continuano a soffrire. Promette, promette ma spesso non mantiene… Ecco una parte del mio intervento a Quinta Colonna da Paolo Del Debbio.

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Per il secondo anno di fila Matteo Renzi non va a Monte Senario

paginarenzi

Oggi è San Matteo.

In politica sembra si possa dire di tutto e alle promesse mancate non c’è mai fine. Renzi due anni fa aveva promesso a ‘Porta a Porta’ che sarebbe andato in pellegrinaggio a Monte Senario se il suo Governo non avesse pagato i debiti che la Pubblica Amministrazione aveva con le imprese italiane. I debiti – 70 miliardi – non solo sono rimasti ma sono addirittura cresciuti. Quando a dover pagare tasse e imposte sono i cittadini e le imprese guai a sgarrare di un giorno, lo Stato invece paga quando vuole. Ovviamente Renzi a Monte Senario a piedi non c’è andato.

Oggi, su Il Giornale. Abbiamo voluto prenderlo in giro un po’.

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Tasse e burocrazia, l’Italia soffoca le imprese

Blasoni su Il Giornale

Vedendo che tanti giovani laureati lasciano il nostro Paese per andare nel Regno Unito, oggi su “Il Giornale” ho provato a confrontare la situazione di imprenditori, artigiani e commercianti italiani e inglesi. Il confronto è impietoso. In Italia costa di più l’energia elettrica, sono molto più alte le tasse ed il costo del lavoro. Non parliamo della burocrazia, dei tempi della giustizia o di quelli per ottenere un’autorizzazione. Insomma è molto più dura per un imprenditore italiano, eppure sono le imprese grandi e piccole che possono creare occupazione e crescita. Difficilmente i giovani e i nostri figli troveranno occupazione nella pubblica amministrazione. Forse il nostro Parlamento dovrebbe dedicare meno tempo a scontri inutili e argomenti secondari e affrontare di più i temi dello sviluppo. Decisamente non è un caso che il Regno Unito cresce molto di più.

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Idee che si realizzano

Mi piace fare un po’ di politica, mi piace l’attività del Centro Studi (tv compresa), ma la cosa che amo di più è l’azienda. Vedere realizzate le proprie idee (partimmo in due veramente dal nulla), creare posti di lavoro, costruire nuovi edifici non ha paragone. 1500 persone lavorano per la Sereni Orizzonti, le sento non come una controparte ma come una squadra: spiegatelo alla Cgil. Un mese fa abbiamo festeggiato insieme l’inaugurazione della nuova RSA a Momo in provincia di Novara costruita in pochi mesi.Oggi sono in consegna la nuova residenza di Bovolenta a Padova e l’ampliamento di Rottofreno in Emilia. Ci lavoreranno altre persone, saranno accolti altri anziani. E’ bello pensare che c’è anche un’Italia che cresce.

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Quanto costa l’immigrazione irregolare?

Parliamo di immigrazione. Nicola Porro per la trasmissione Virus ha chiesto al nostro centro studi ImpresaLavoro di stimare i costi che il nostro Paese sostiene per l’accoglienza dei profughi e dei clandestini. Tra costi delle strutture, spese per la difesa e la sicurezza, costi sanitari e spese di giustizia ne esce una cifra davvero impressionante.

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Merito, Baronie e Parentele

Il 65% dei bambini che in questi giorni inizia le elementari quando arriverà all’età adulta farà un lavoro che oggi nemmeno esiste. Scompariranno molti mestieri e ne nasceranno altri.
Dieci anni fa certo non potevamo fare un bonifico dal telefonino o con lo stesso telefonino guardare le televisione. Negli Stati Uniti nascono migliaia di posti di lavoro nelle attività di Google, Facebook e nei Big data. E in Italia?

La nostra scuola discute di insegnanti da trasferire e non di studenti. Investiamo sempre meno in istruzione e nella nostra Università. Più che il merito vengono premiate baronie e parentele.

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Sul caso di Luigi Chiatti

Sono tutto meno che un giustizialista. Credo nella funzione di riabilitazione della pena e sono un garantista. È però difficile non restare turbati dalla notizia che nei giorni scorsi Luigi Chiatti, il cosiddetto “mostro di Foligno”, è uscito dal carcere di Prato. Oggi ha 47 anni. Come ricorderete, nel 1992 e nel 1993 ha rapito e ucciso due bambini di 4 e di 13 anni. Leggo che per i prossimi 3 anni sarà ospite di una struttura sanitaria semi-protetta. Tra poco tempo tornerà quindi completamente libero. Sono contrario alla pena di morte ma troppe volte ho letto di ex detenuti che usciti dal carcere hanno ripreso a uccidere. Ho una figlia piccola e mi chiedo, pensando a questo come a mille altri casi, se tutto ciò non vada ripensato.

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Nonostante gli annunci, le tasse crescono.

Nel dibattito politico si danno tanti numeri. Renzi promette in questi giorni di abbassare le tasse ma a tutti noi sembra di vivere nel mondo di Pinocchio. Tutti sappiamo infatti che, nonostante gli annunci, in questi anni le tasse sulla casa sono cresciute di 12 miliardi e quelle sul risparmio di 9. Ventuno miliardi: più di quattro volte la presunta riduzione promessa da Renzi.

Con me ad Agorà oggi c’era anche il sottosegretario del Pd Paola De Michieli. Ha detto che dove c’è più immigrazione, come negli Stati Uniti, il Pil cresce di più. Non si rende conto che è esattamente il contrario: gli immigrati vanno dove c’è più ricchezza. La posizione del Pd sul tema mi sembra davvero senza senso. C’erano anche il bravo Fedriga e Stefano Fassina che, essendo rimasto orgogliosamente marxista, è l’unico che ancora pensa che non sia necessario abbassare subito le tasse per far ripartire il paese.

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LE FOLLIE DELLA PA

“Ve ne racconto un’altra sulle fantozziane follie della pubblica amministrazione, fonte Corriere della Sera – racconta Massimo Blasoni sul suo profilo facebook – Un gruppo di giovani disoccupati, laureati in lingue, fonda la Veasyt, una società che offre servizi di interpretariato online. Attenzione, attenzione.  L’idea gli viene perché una Asl veneta ha necessità di questo servizio che, oltretutto, include la possibilità di comunicare anche per i cittadini sordi. C’è un problema però: affinché un servizio venga acquistato da un ente pubblico com’è l’Asl, deve essere registrato tra quelli previsti da un altro organismo pubblico, il Mepa (Mercato elettronico della pubblica amministrazione). Siccome è troppo innovativo, non è tra quelli inseriti nel registro. Risultato: l’Asl non può comprare il servizio che pure le serve e la società, che aveva elaborato il programma con Area Science Park di Trieste, chiude. In definitiva – conclude Balsoni – per una kafkiana burocrazia, avremo qualche disoccupato in più e un’azienda in meno.

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