Massimo Blasoni

“Mi hanno molto colpito, in questi giorni, notizie come quella della morte di due neonati nell’ospedale di Reggio Calabria a causa degli errori di alcuni medici o della donna di Gorizia deceduta per l’attesa di venti minuti prima di essere accolta al Pronto Soccorso della città”. Lo dichiara su Facebook l’imprenditore e Presidente del centro studi ImpresaLavoro, Massimo Blasoni.
“La spesa pubblica nel nostro Paese – continua Blasoni – è certo eccessiva, lo sappiamo, e questo ha portato ad un debito mostruoso che dovranno pagare anche i figli dei nostri figli. Occorre tagliare i costi ma non nella sanità che anzi va resa più efficiente. Quando leggo che c’è chi muore perché il Pronto Soccorso è chiuso o perché l’ambulanza parte da decine di chilometri mi chiedo se questo sia accettabile. Secondo il rapporto annuale del Ministero dell’Economia gli enti locali e i ministeri buttano al vento oltre 20 miliardi l’anno pagando molto più del loro valore auto, computer, bollette e acquisti vari. C’è molto altro da fare piuttosto che chiudere ospedali e servizi sanitari”.

“In questi giorni qualche commentatore ci dice che gli italiani (quelli che possono) hanno incrementato i loro risparmi; insomma non spendono e questo non mette in moto l’economia. Occorre rispondere che oggi le persone non spendono perché temono per il proprio futuro, ovvero perché di denari ne hanno assai pochi.
Qualche volta sorrido pensando all’infinito numero di giornalisti, sedicenti economisti e politici che parlano con supponenza di economia senza avere lavorato un giorno nella loro vita.
Non basta criticare, però. E così riparto con un giro di presentazioni del mio libro Privatizziamo!, dove “privatizziamo” significa semplicemente meno Stato nella gestione delle nostre vite. Preferirei fossero i cittadini a disporre, meglio, dei propri denari di quanto non facciano enti pubblici, partecipate e carrozzoni vari. Questa sera si riparte da Gorizia, presso la Sala Dora Bassi alle 18:30″. Così su Facebook Massimo Blasoni, imprenditore e Presidente di ImpresaLavoro.

“Leggiamo ogni giorno di appartamenti svaligiati e persone aggredite. Non sono certo un violento, ma non so cosa farei se di notte mi trovassi in casa qualcuno. Ladro? Aggressore? Ho una famiglia. Credo che la difenderei. In questi giorni nei comuni si firma per una proposta di legge popolare che estende il diritto di legittima difesa e impedisce qualsivoglia risarcimento agli aggressori. Troppe volte a finire sotto accusa è l’aggredito. Io la firmerò”. Sono le parole di Massimo Blasoni, imprenditore e Presidente di ImpresaLavoro.

“La mia piccola Gioia Martina cresce velocemente e il rischio è di accorgersi all’improvviso fra qualche anno che è diventata grande. Per questo, con la mamma, ho deciso di dedicare la giornata di domenica scorsa soltanto a lei. L’ho guardata giocare e soprattutto ho ascoltato le sue domande e mi sono stupito. Spesso sottovalutiamo la capacità che hanno i bambini di centrare i problemi. Mi piace la sua testardaggine che somiglia molto alla mia. Mi rendo conto una volta di più che tutto quello che faccio, che facciamo, è per lei, è per loro, per i nostri figli. Buona giornata a tutti!”
Sono le parole di Massimo Blasoni, imprenditore e Presidente di ImpresaLavoro, su Facebook.

“L’Italia è il Paese dell’Ingiustizia”. Sono parole di Massimo Blasoni, imprenditore e Presidente del centro studi ImpresaLavoro. “Il 40% dei pensionati prende meno di 1.000 euro al mese. C’è invece lo 0,1% che prende più di 10.000 euro mensili. Non ci sarebbero problemi se le pensioni fossero proporzionali ai versamenti effettuati. Non è così. La gente andava in pensione sulla base dell’ultimo stipendio percepito, indipendentemente da quanto aveva versato nella vita. Per questo le promozioni nell’esercito al grado di generale gli ultimi mesi prima di andare in pensione oppure a gradi più alti nella magistratura. Un altro scandalo è quello dei contributi versati due volte oppure non lavorando: insomma i sindacalisti in perenne distacco ma che maturano la pensione oppure i magistrati eletti in Parlamento che addirittura ne maturavano due…”.
“Non dimentichiamo – ha proseguito – le pensioni baby di chi è andato in pensione prima dei quarant’anni.
Aggiungiamo che si dice che almeno il 50% delle pensioni di invalidità sono false.
Tutto questo ha un peso e lo pagano i lavoratori di oggi che domani andranno in pensione con importi minimi o nessuna pensione”.

“Oggi è una giornata importante per noi e voglio ringraziare tutte le ragazze che dedicano il loro lavoro agli anziani. Abbiamo aperto una nuova Residenza Sanitaria a Dogliani, in provincia di Cuneo; iniziato la gestione della casa Beggiato a Conselve in Veneto e da pochi giorni abbiamo acquistato la principale Rsa di Palermo, l’Istituto Geriatrico Siciliano. In totale si tratta di oltre 200 posti letto anche ad elevata specializzazione per l’Alzheimer e di oltre 150 nuovi posti di lavoro.
Un mio amico mi ha detto: “Tu sei pazzo. Ma chi te lo fa fare a battagliare con banche, sindacati? Ma sei sicuro di andare al sud?” Gli ho risposto che le nuove sfide mi piacciono ed è bello aumentare il numero dei lavoratori non speculando in Borsa ma facendo una cosa utile come le residenze per anziani. E poi l’Italia mi piace tutta e se vogliamo rilanciarla occorre rischiare.
Nel nostro Paese troppi parlano (soprattutto in politica) e sono molti meno quelli che fanno.
Voglio ringraziare le tante splendide donne: infermiere, assistenti, animatrici, con cui stiamo costruendo il nostro sogno. Senza di loro sarebbe impossibile”.
Lo dichiara l’imprenditore e Presidente di ImpresaLavoro, Massimo Blasoni.

“Trovare un posto di lavoro non è facile né per i giovani né per chi, magari a 50 anni, l’ha purtroppo perso”. Lo dichiara l’imprenditore e Presidente di ImpresaLavoro, Massimo Blasoni. “Si inventano nuovi mestieri, dai passaggi in auto di Bla bla Car a quelli di Uber, dai nuovi servizi alla persona alla consegna di pasti a domicilio. Insomma la gente ci prova. Il problema è che in Italia le liberalizzazioni non ci sono e l’ultimo ispettore fiscale mette in crisi chi cerca di sbarcare il lunario o ha appena aperto un’attività. Vi ricordate di Emanuele Rubino, l’ambulante autorizzato di Genova finito in carcere a 80 anni per una multa? Questo quando migliaia di extracomunitari vendono abusivamente. Uno dei mille casi. Questo Paese ha bisogno di meno burocrazia e più opportunità”.

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“Il centro studi ImpresaLavoro compie un anno e mezzo. L’ho fondato insieme a Simone Bressan. Accanto ai noti accademici, membri del board scientifico, ci lavorano alcuni giovani ricercatori Italiani che si occupano di economia. Mi piace pensare che ImpresaLavoro abbia dato spazio a qualche giovane di talento che magari altrimenti se ne sarebbe andato in altri Paesi. Mi piace pensare anche che con le loro ricerche diamo una mano a trattare temi che riguardano direttamente la gente come il lavoro, la burocrazia, le tasse: dall’imposizione sul risparmio alla gestione delle pensioni alle storture di Equitalia. E che questo è più utile che le risse da talk show. Tutte le principali testate nazionali hanno dato, quasi quotidianamente, spazio al lavoro di questi giovani ricercatori, riconoscendone la qualità. Grazie!”
Sono le parole che Massimo Blasoni, imprenditore e Presidente del centro studi ImpresaLavoro, ha affidato alla propria pagina di Facebook.

Sono le parole di Massimo Blasoni, imprenditore e Presidente del centro studi ImpresaLavoro.

“Da fine ottobre la residenza sanitaria che abbiamo costruito a Bovolenta, in provincia di Padova, attendeva, agibile e arredata, l’autorizzazione al funzionamento.
Finalmente è arrivata ma ci sono voluti cinque mesi, più di centocinquanta giorni. Ovviamente è doveroso che la Pubblica Amministrazione verifichi tutto e con rigore ma perché non farlo rapidamente? Per mesi abbiamo ricevuto richieste di accoglienza da parte di anziani e di assunzione da parte di infermieri e assistenti mentre in banca si accumulavano gli interessi passivi.
Posto che la decisione e ogni controllo potevano richiedere pochi giorni viene da chiedersi perché in Italia ci sia una burocrazia così soffocante. Tant’è… In bocca al lupo alle neo assunte: si comincia”. Lo dichiara Massimo Blasoni, imprenditore e Presidente di ImpresaLavoro su Facebook.

“Il rischio che i giovani vadano in pensione con cifre miserevoli è purtroppo fondato. Non solo, l’età della pensione rischia di essere sempre più elevata, senza distinzione tra lavori usuranti e non. Fare il muratore è certo diverso che fare l’archivista. Peggio, molti giovani che hanno lavori saltuari alla pensione rischiano di non arrivarci proprio. La soluzione del problema non sta nell’aumentare le tasse. Già oggi è la fiscalità generale a far fronte alla pessima gestione dell’Inps. Occorre piuttosto rivedere le pensioni del passato. Non certo le minime, ma quelle di chi per il sistema retributivo percepisce importi doppi o tripli rispetto ai versamenti fatti. Ricordate le pensioni baby? C’era chi a 42 anni era già pensionato”. È quanto dichiarato da Massimo Blasoni, Presidente del centro studi ImpresaLavoro.

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