L’Italia ha sete di meritocrazia

“L’Italia ha tante facce. Ci sono lavoratori bravissimi che non staccano mai: negli ospedali, nel volontariato, 1 milione di donne che lavorano in ufficio e poi continuano a casa.
Ci sono anche i furbetti, però, che si fingono invalidi per parcheggiare in centro. Ci sono anche i Vigili che a Roma si danno malati la notte di Capodanno come avvenuto a San Silvestro nel 2014. C’è chi si fa timbrare il cartellino e invece va a fare la spesa senza che nessuno possa licenziarlo. C’è anche chi si dà malato. Con ImpresaLavoro abbiamo provato a fare un piccolo studio su dati Inps, riportato oggi dalla stampa nazionale, da cui è emerso che i dipendenti pubblici si ammalano in media quasi il doppio dei privati: 9,8 giorni di malattia a persona contro 5,5. Inoltre il 30% dei lavoratori, sia pubblici che privati, si ammala il lunedì. Se vogliamo che riparta questo nostro Paese bisognerà poter sanzionare chi fa il furbo e premiare chi ce la mette tutta. L’Italia resta maglia nera nella classifica della meritocrazia e purtroppo la patria delle raccomandazioni”. Così è intervenuto su Facebook Massimo Blasoni, imprenditore e presidente del Centro Studi ImpresaLavoro.

11.26 Metro

 

Il Giornale 26_11_15 Il tempo 26 nov 2015

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