Vedendo che tanti giovani laureati lasciano il nostro Paese per andare nel Regno Unito, oggi su “Il Giornale” ho provato a confrontare la situazione di imprenditori, artigiani e commercianti italiani e inglesi. Il confronto è impietoso. In Italia costa di più l’energia elettrica, sono molto più alte le tasse ed il costo del lavoro. Non parliamo della burocrazia, dei tempi della giustizia o di quelli per ottenere un’autorizzazione. Insomma è molto più dura per un imprenditore italiano, eppure sono le imprese grandi e piccole che possono creare occupazione e crescita. Difficilmente i giovani e i nostri figli troveranno occupazione nella pubblica amministrazione. Forse il nostro Parlamento dovrebbe dedicare meno tempo a scontri inutili e argomenti secondari e affrontare di più i temi dello sviluppo. Decisamente non è un caso che il Regno Unito cresce molto di più.
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